Gli atleti impegnati nelle attività di salto quali, salto in lungo, in alto e triplo, possono andare incontro ad una tendinopatia inserzionale prossimale all’apice rotuleo denominata “Jumper’s Knee” o ginocchio del saltatore. Tra i fattori responsabili di questa patologia si rilevano la durezza dei terreni sui quali si pratica lo sport, le calzature inadeguate, e specialmente gli errori nella struttura e nella programmazione dell’allenamento. Altri fattori definiti intrinseci e cioè riferibili all’atleta sono gli squilibri muscolari e le conseguenti disfunzioni dell’apparato estensore del ginocchio stesso.
L’eziologia è di natura meccanica, legata a fattori intrinseci del complesso muscolo-tendineo del quadricipite e ricollegabile a micro traumi ripetuti ed iper sollecitazioni relative al gesto atletico specifico, che possono generare sintomatologie dolorose sull’inserzione prossimale rotulea, sul ventre tendineo e sull’inserzione distale a livello della tuberosità tibiale anteriore.
Lo stretching globale attivo SGA-SOUCHARD, pur non avendo finalità terapeutiche, è un valido mezzo di prevenzione in quanto riducendo le rigidità dei muscoli della coscia, migliora il rapporto di forza tra estensori e flessori del ginocchio, consentendo al tendine rotuleo di lavorare con un minor sovraccarico.
L’utilizzo della postura in ginocchio e in flessione anteriore, permette all’atleta di riequilibrare le tensioni reciproche, conferendo ad ischio-crurali e quadricipite una maggiore elasticità.
Il lavoro in rana al suolo completa l’allungamento in globalità attraverso la messa in tensione delle differenti catene di coordinazione neuromotoria sia a livello degli arti inferiori che del tronco e degli arti superiori.
IL CORSO DI SGA-SOUCHARD SI TERRA’ A TIRRENIA-PISA
ORGANIZZATO DA AIRPG IN COLLABORAZIONE
CON LA UNIVERSITÉ INTERNATIONALE PERMANENTE DE THÉRAPIE MANUELLE